È vero, l’accordo finale è stato annacquato all’ultimo e rimane irrisolto il nodo della finanza climatica. “I veri sconfitti sono i Paesi più poveri e quelli che già pagano il prezzo più alto della crisi climatica”, afferma Gianluca Ruggieri, ingegnere ambientale e ricercatore all’Università dell’Insubria. La speranza arriva soprattutto dall’attivismo dei giovani: “A loro dico, non fatevi prendere dallo sconforto”.
C’è ancora molto da fare, ma la Cop26 di Glasgow non è stata un totale fallimento
Published inCiviltà solare
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