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Riforma tariffe: dimmi quanto consumi, ti dirò quanto paghi

La bolletta elettrica che paghiamo è costituita dalla somma di una serie di voci, spesso di difficile comprensione. Alcune di queste voci dipendono dal fornitore che scegliamo, si tratta della cosiddetta componente energia (PE). La componente energia per è nostra è evidenziata nelle nostre offerte commerciali. La componente energia pesa a seconda dei casi tra il 25 e il 30% sul totale della bolletta. Il resto delle voci sono invece definite da decisioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas o dal governo e quindi sono uguali per tutti, indipendentemente dal fornitore che scegliamo. Le possiamo quindi definire “voci regolate”, cioè decise dal regolatore.

Tra queste voci regolate ci sono ad esempio le componenti che coprono i costi della rete di trasmissione e distribuzione (una rete unica utilizzata da tutti gli operatori per trasportare i propri chilowattora) e della gestione dei contatori. Ci sono poi gli oneri di sistema (ad esempio quelli che consentono di pagare gli incentivi alle rinnovabili) e infine ci sono le tasse (IVA e accise).

Ma come è articolata la tariffa elettrica?

Intanto dobbiamo distinguere tra la parte di tariffa fissa (e quindi indipendente dal consumo) e il costo del chilowattora. In pratica se anche domani partissimo per un viaggio di un anno staccando il contatore, comunque le nostre bollette non sarebbero pari a zero: quello che pagheremmo è la cosiddetta componente fissa. In più però, per ogni chilowattora che consumiamo dobbiamo pagare qualcosa: questa è la componente variabile della bolletta.

Sulla scorta del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, l’Autorità ha recentemente deciso di modificare la parte di bolletta elettrica di sua competenza. La prima modifica importante riguarda il fatto che una parte dei costi di trasmissione, distribuzione e misura che prima erano assegnati alla parte variabile ora sono assegnati alla parte fissa. In altri termini, la quota che un utente residente (con potenza impegnata pari a 3 kW) paga indipendentemente dai consumi nel 2015 era pari a circa 52 euro mentre nel 2016 è pari a circa 80 euro: un aumento di oltre il 50%. Per un utente non residente sempre con potenza impegnata pari a 3 kW si è passati da 103 a 138 euro annui (+34%) mentre per potenza impiegata pari a 6 kW si passa da 157 a 209 euro annui (+33%).

In compenso il costo del chilowattora è diminuito perché gli oneri complessivamente raccolti rimarranno inalterati, semplicemente sono distribuiti in maniera diversa. Ma in questo caso vengono penalizzate tutte le utenze che hanno bassi consumi elettrici e invece favorite le utenze con alti consumi.

Indipendentemente quindi dal prezzo praticato da è nostra (che al momento non è cambiato) le vostre bollette nel 2016 potrebbero essere diverse da quelle del 2015 anche se i vostri consumi rimangono costanti.

Cosa comporta questo in concreto nelle nostre bollette?

Se i vostri consumi annui sono attorno ai 2400 kWh la vostra bolletta rimane sostanzialmente inalterata. Per un utente residente con 3 kW impegnati questo consumo corrisponde a una bolletta annua attorno ai 450 euro circa (quindi bolletta bimestrale da circa 90 euro). Per un utente con 6 kW impegnati questo consumo corrisponde a una bolletta annua attorno ai 750 euro circa (quindi bolletta bimestrale da circa 125 euro).

Se i vostri consumi (e le vostre bollette) sono più bassi, quest’anno spenderete di più. Se i vostri consumi (e le vostre bollette) sono più alti, quest’anno spenderete di meno.

Facciamo un po’ di esempi.
Utente residente con contratto da 3 kW e consumi annui 1500 kWh passa da 260 a 273 euro annui (+5%).
Utente residente con contratto da 3 kW e consumi annui 4200 kWh passa da 1021 a 983 euro annui (-4%).
Utente non residente con contratto da 3 kW e consumi annui 1500 kWh passa da 456 a 469 euro annui (+3%).
Utente non residente con contratto da 3 kW e consumi annui 4200 kWh passa da 1208 a 1110 euro annui (-8%).

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Con questo primo intervento iniziamo una serie dedicata a chi vuole capire meglio come è strutturata la propria bolletta elettrica e come evolverà in seguito alla riforma decisa da Governo e Parlamento e incardinata dall’Autorità.

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